Osvaldo Patrizzi ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’orologeria a tredici anni, lavorando per un restauratore di orologi e pendole a Milano. Sedici anni dopo, nel 1974, ha fondato una casa d’aste dedicata agli orologi, pendole e oggetti di vertu. È rapidamente diventato un esperto di orologi di fama internazionale e, a partire dal 1987, la sua società Antiquorum è diventata la principale casa d’aste nel settore dell’orologeria.

 

Molte personalità famose del mondo dell’orologeria hanno collaborato con lui nel corso del tempo. Patrizzi ha sempre avuto un approccio innovativo all’arte delle aste di orologi. È senza dubbio il principale artefice dello sviluppo del collezionismo di orologi da polso: fu il primo a introdurre orologi da polso nelle aste nel 1980 e il primo a lanciare aste tematiche nel campo dell’orologeria, a partire da “The Art of Patek Philippe” nel 1989.

 

Osvaldo Patrizzi ha inoltre aperto il mercato dei collezionisti di orologi in Asia, tenendo la prima asta a Hong Kong già nel 1979. È stato anche il primo ad avere un sito web e aste online, nonché il primo a sviluppare un sistema di offerte online interattive in diretta simultaneamente alle aste classiche in presenza. È responsabile della vendita di oltre il 75% di tutti gli orologi mai venduti a più di un milione di dollari.

 

Ha anche creato il “Grading System”, lo strumento più affidabile oggi disponibile per aiutare i collezionisti a valutare le condizioni di un orologio semplicemente consultando il catalogo. Osvaldo ha condiviso la sua passione per l’orologeria in numerosi articoli ed è autore di molti libri sui marchi di orologi più prestigiosi del mondo, divenuti punti di riferimento per collezionisti e musei.

 

All'inizio degli anni Novanta, Osvaldo ha segnato una svolta nelle aste di orologi di lusso chiamando i modelli per nome anziché per numero di referenza, un’altra innovazione...!!

 

L’idea di Patrizzi si concretizzò in un’asta a Basilea il 21 aprile 1990. Ebbe l’intuizione di chiamare il Rolex Daytona referenza 6239 "Paul Newman" dopo aver visto una fotografia dell’attore americano che indossava quel modello. Un altro esempio dell’abilità comunicativa di Patrizzi fu la scelta di chiamare le referenze 4767, 6036 e 6236 con il nome del famoso campione di sci "Jean-Claude Killy", grande appassionato di Rolex e amante di questo modello cronografo con triplo datario.

 

Qualche anno dopo, i collezionisti gli avrebbero reso omaggio chiamando un certo tipo di quadrante Rolex il "quadrante Patrizzi". Osvaldo scoprì perché alcuni quadranti del Rolex Daytona tendono a cambiare colore nel tempo. Il cambiamento è dovuto all’utilizzo da parte dell’azienda di una vernice organica molto sottile, chiamata Zapon, per proteggere il quadrante. Tuttavia, con il tempo e l’esposizione alla luce ultravioletta, il quadrante ossida. Questa reazione crea spesso sfumature di colore interessanti, rendendo ogni orologio un pezzo unico.

 

Nel 2000, è stato nominato dai giornalisti americani come una delle venti personalità più influenti del mondo dell’orologeria del XX secolo.

 

 

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